Il Neuromarketing è la disciplina con la quale è possibile applicare le tecniche delle neuroscienze al marketing. In altre parole, questa branca studia i processi mentali dei consumatori che incidono sull’acquisto di un determinato prodotto, al fine di trovare i metodi per incrementare le vendite.
Si tratta di una disciplina molto interessante, che sta catturando l’attenzione di molte persone del mondo del business. Essa viene applicata anche al packaging e a tal proposito è stato persino coniato un termine apposito: il neuropackaging. Con questa parola non si intende altro che l’applicazione del neuromarketing ai processi di imballaggio. Per capirne di più, in seguito cercheremo di fornire una serie di informazioni utili.
Neuropackaging: cos’è e perché è importante
Lo scopo principale del neuropackaging è quello di realizzare un imballaggio in grado di attrarre i clienti. La scelta di un prodotto da parte dei consumatori, secondo diversi studi scientifici, avviene in soli 8 secondi. Ma la decisione viene presa, prima ancora che sulla base delle specifiche caratteristiche tecniche del prodotto, a seconda della attrattività del packaging. Gli oggetti contenuti nella confezione non sono visibili immediatamente al consumatore, per cui il discrimine tra l’acquisto e il non acquisto si basa solo su ciò che il cliente riesce a vedere tramite la confezione.
È dunque facilmente intuibile quanto sia importante dedicare la massima attenzione ai minimi dettagli durante la fase di progettazione e di realizzazione del packaging. Ed è proprio in questo contesto che si inserisce il concetto di neuropackaging, il quale utilizza le tecniche di neuroimaging, come ad esempio l’elettroncefalografia, per analizzare le risposte neurali dei consumatori davanti a diverse tipologie di packaging, al fine di migliorarne l’attrattività.
Un packaging ben fatto attiva nelle persone un’area del cervello legata alla ricompensa, per cui l’impatto positivo sulle vendite di un buon imballaggio sarà immediato.
Come realizzare un packaging secondo le regole del Neuromarketing
Capita l’importanza del neuromarketing applicato al mondo del packaging, ora può essere utile capire come si realizza una confezione efficace seguendo gli studi della disciplina.
Una ricerca ha dimostrato che il nostro cervello tende a risparmiare le risorse cognitive. Come incide questo sulla realizzazione del packaging? Questa caratteristica del cervello umano dovrebbe far prediligere confezioni che comportano un sovraccarico per l’occhio umano. Ecco perché è opportuno evitare troppi colori, troppe scritte o immagini. In merito a quest’ultimo elemento, sono stati condotti ulteriori studi, i quali hanno stabilito che un’immagine particolarmente attrattiva alimenta il sistema di ricompensa del nostro cervello, motivo per il quale è necessario sceglierle con attenzione. Altrettanto importante è anche il posizionamento dell’immagine, che gli esperti suggeriscono di metterle a sinistra, in quanto il cervello elabora le immagini in modo controlaterale. L’emisfero impiegato all’elaborazione è quindi il destro. Quello sinistro invece serve ad elaborare i testi, che quindi devono essere posizionati a destra.
Il colore è un altro fattore da valutare attentamente. Le diverse tonalità impattano in modo differente agli occhi dei consumatori. Ad esempio, colori brillanti servono a rendere più attrattivo l’oggetto, mentre invece una confezione con una saturazione bassa serve ad indicare la salubrità del prodotto.
Conclusioni
Attraverso l’applicazione delle tecniche di neuromarketing al packaging quindi è possibile ottenere confezioni uniche, capaci di attrarre le persone e di aumentare le vendite. La scelta dei colori, del font, delle immagini o anche semplicemente della forma dell’imballaggio deve essere effettuata tenendo conto dei risultati a cui sono giunti i ricercatori.
Tuttavia, è bene specificare che le strategie del neuropackaging non sono l’unico elemento per garantire la crescita della propria attività. Oltre al design della confezione, le persone cercano comunque prodotti di alta qualità e in grado di durare a lungo nel tempo. Ad ogni modo, il neuropackaging può essere di grande aiuto, a patto però che si riesca a fornire confezioni originali. La regola fondamentale da prendere in considerazione durante la progettazione del packaging è quella di essere capaci di trasmettere i valori del proprio brand.