Si avvicina il periodo dei saldi, un momento atteso da molti italiani per rifarsi il guardaroba a prezzi convenienti. Ma da dove nascono i saldi? Quali sono le origini di questa pratica particolare? Per scoprire le radici dei saldi bisogna fare un salto indietro nel tempo a quasi 100 anni fa. Infatti, contrariamente a quanto si possa pensare, le vendite di fine stagione a prezzi scontati non sono un’invenzione recente, ma risalgono al periodo precedente alla seconda guerra mondiale. Andiamo a scoprire insieme la storia dei saldi.
L’origine dei saldi
Le cosiddette “vendite straordinarie, chiamate anche “vendite di liquidazione”, vennero introdotte per la prima volta in Italia con una legge del 2 giugno 1939. Siamo dunque in piena epoca fascista, vicini allo scoppio del secondo conflitto mondiale e a circa un anno dell’entrata in guerra del paese.
Le vendite straordinarie consistevano in merci stagionali (principalmente capi di abbigliamento e indumenti) che dovevano essere smerciate per non andare incontro ad un loro deprezzamento. In realtà, i commercianti avevano la discrezionalità di scelta del periodo in cui applicare gli sconti, ma per farlo dovevano sostenere un lungo percorso burocratico.
Dopo il fascismo
Con il crollo del regime e la fine della guerra, la pratica entrò in disuso. Infatti, nell’immediato dopoguerra vennero sciolte le corporazioni create dal fascismo e tutto il potere che prima era concentrato in questi organi passò nelle mani delle Camere di commercio, industria e agricoltura e agli Uffici provinciali del commercio e dell’industria.
Il ritorno dei saldi negli anni ’80
Per assistere al ritorno dei saldi bisognerà aspettare molti anni. Solo negli anni ’80 infatti la pratica tornò nuovamente alla ribalta e venne anche regolata dalla legge, la quale individuò anche i periodi dell’anno in cui era possibile applicare la riduzione dei prezzi. Nello specifico, per legge i saldi potevano essere applicati solo due volte all’anno per una durata non superiore alle quattro settimane. Nella legge venne specificato anche lo scopo di questa pratica, ovvero quello di incrementare i consumi e svuotare i magazzini.
La normativa del 2005
Nel 2005 la pratica è stata oggetto di modifiche, seguite all’adozione del Codice del Consumo, in base al quale, durante il periodo dei saldi, i commercianti sono obbligati ad esporre prima il prezzo originario del prodotto e poi lo sconto.