È inutile girarci intorno: tutte le aziende, dalla più piccola e locale alla più grande multinazionale del mondo, devono fare i conti con la sostenibilità ambientale. Se ne sono rese conto anche le due principali concorrenti nel mercato del fast food, Burger King e McDonald’s, che hanno intrapreso già da qualche anno una rivoluzione ecologica di tutto il brand, compreso il packaging.
I due colossi, dopo aver combattuto sul terreno della qualità dei prodotti utilizzati, ora si trovano ad affrontare questa nuova sfida, consapevoli che, tutelando l’ambiente, possano convincere tantissimi clienti, altrimenti restii, a scegliere uno dei propri panini.
Burger King ha recentemente ultimato una campagna di rebranding, intervenendo su numerose caratteristiche tra le quali – oltre al logo, al visual design e al layout dei propri locali – figura il packaging. Vince lo stile minimal e divertente e, soprattutto, un occhio di riguardo è per l’ambiente, con un maggiore utilizzo della carta e limitando il più possibile quello della plastica.
Sempre nell’ottica di avere un impatto ambientale meno deleterio, Burger King ha iniziato a ragionare sulle modalità per intervenire sui contenitori utili per il trasporto. L’idea, da implementare nella propria strategia, è quella di introdurre dei contenitori per il cibo in metallo, da consegnare in cambio di una cauzione, da recuperare al momento della restituzione. In questo modo, si eviterebbe l’utilizzo dei tanti pack che ogni giorno vengono utilizzati una sola volta per poi essere gettati.
Un vuoto a rendere a tutti gli effetti che può, nel lungo periodo, impattare sull’ambiente e sugli affari. Stiamo parlando di una vera e propria rivoluzione ecologica che potrebbe partire già quest’anno in alcuni punti vendita tra New York e Tokyo e che la catena di fast food vorrebbe completare entro il 2025, lavorando sull’introduzione di questi packaging in tutto il mondo. In attesa di questa svolta, e di testarne la fattibilità, l’impegno dell’azienda è quello di riuscire a fornire il 100% di imballaggi riciclabili e certificati entro i prossimi 5 anni.
Come anticipato, anche Mc Donald’s ha deciso di investire in questo campo, lavorando per aiutare l’ambiente e migliorare la sua brand image. Già 25 anni fa, l’azienda firmò una partnership con Environmental Defense Fund (EDF), organizzazione no profit che aiuta le imprese a superare le sfide ambientali più pressanti. E oggi nuovi obiettivi sono all’orizzonte: entro il 2025, anche Mc Donald’s intende arrivare al 100% di packaging prodotti con fonti rinnovabili o riciclati (oggi il dato si attesta più o meno al 50%) e rendere i propri ristoranti in grado di riciclare gli imballaggi.
Quando a muoversi sono due colossi, a prescindere del fatto che si parli del fast food, è evidente che si parli di un tema fondamentale, attorno al quale far ruotare tutte le riflessioni sugli sviluppi futuri di ogni brand.